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DOMANDE FREQUENTI ALBO
Se è in possesso dei requisiti (residenza o domicilio professionale in provincia di Torino), l’interessato può avviare l’iter di trasferimento collegandosi al seguente link.
Se è in possesso dei requisiti (residenza o domicilio professionale in provincia di Torino), può avviare l’iter di trasferimento collegandosi al seguente link.
L’Ordine di Torino, d’ufficio, richiederà all’Ordine di provenienza il nulla osta per trasferimento e i relativi documenti.
L’interessato dovrà essere in regola con le quote di iscrizione con l’Ordine di provenienza all’anno in corso: nello stesso anno la quota deve essere corrisposta solo una volta e all’Ordine di Torino l’anno successivo.
La casella PEC gratuita assegnata dall’Ordine di provenienza potrà essere utilizzata anche come trasferito.
Se la residenza e il domicilio professionale verranno trasferiti fuori dalla provincia di Torino, l’iscritto dovrà richiedere il trasferimento all’Ordine Ingegneri della provincia di destinazione che, d’ufficio, richiederà all’Ordine di Torino il nulla osta per trasferimento e i relativi documenti.
L’iscritto dovrà essere in regola con i pagamenti delle quote di iscrizione con l’Ordine di Torino, anno in corso compreso. Nello stesso anno la quota deve essere corrisposta solo una volta e all’Ordine di destinazione l’anno successivo.
La casella PEC gratuita assegnata dall’Ordine di Torino potrà essere utilizzata anche se trasferito.
Qualora venga meno l’interesse all’iscrizione all’Ordine, dovrà essere presentata regolare domanda di cancellazione in bollo (modulo scaricabile dal sito al seguente link) e copia di un documento di identità via PEC a ordine.torino@ingpec.eu entro e non oltre il 30 novembre dell’anno in corso.
Ciò esenterà dal pagamento della quota annuale a partire dall’anno successivo a quello della data di spedizione. Nessuna altra forma di cancellazione sarà ritenuta valida.
L’iscrizione non può essere “congelata o autosospesa” dall’iscritto: solo l’Ordine di Torino può sospendere gli iscritti per vari motivi.
Se l’iscritto interrompe la corresponsione della quota di iscrizione diventa moroso, ma rimane iscritto all’Albo e potrà essere cancellato solo quando regolarizzerà tutte le quote arretrate.
Il pagamento della quota annuale infatti, nella misura stabilita annualmente dal Consiglio dell’Ordine, costituisce obbligo per l’iscritto all’Albo, ai sensi del R.D. 23.10.1925, n° 2537.
In caso di variazione dati (indirizzi, telefoni, e-mail, PEC) è fatto obbligo di darne tempestiva comunicazione all’Ordine accedendo all’area riservata del sito dell’Ordine, aggiornando i propri dati. Le variazioni via mail o via PEC non verranno prese in considerazione.
Dal 2008 gli iscritti agli Ordini o Collegi professionali sono obbligati a essere muniti di casella PEC, casella di posta elettronica certificata, che sostituisce la raccomandata cartacea.
Chi non aggiorna la propria casella PEC o non ne richiede una all’Ordine, non adempiendo all’obbligo del domicilio digitale (casella PEC) ai sensi della Legge 11.09.2020, n. 120, viene sanzionato con la sospensione dall’Albo.
A tutti gli utenti che vogliono iscriversi/trasferirsi all’Ordine viene assegnata gratuitamente, se non già in possesso di casella PEC.
E’ sufficiente inviare un’email ad albo@ording.torino.it chiedendo l’attivazione della casella PEC gratuita e poi variarla dall’area riservata del sito dell’Ordine.
L’interessato, però, prima dovrà verificare che i propri recapiti siano aggiornati e risultare in regola con le quote di iscrizione.
Per Legge la casella PEC deve essere pubblica ed è reperibile in vari siti istituzionali, ad esempio INIPEC, Albo Unico CNI, ecc.
Gli enti pubblici la utilizzano in sostituzione della raccomandata cartacea.
Dopo qualche mese di utilizzo gratuito, la casella PEC può essere utilizzata a pagamento.
La Fondazione CNI comunica le modalità prima della scadenza di tale periodo.
Tutti gli iscritti all’Albo sono iscritti automaticamente al REGINDE, elenco che viene aggiornato periodicamente dall’Ordine.