Si avvicina al completamento l’articolata ricerca, inerente alle leggi razziali fasciste del 1938, avviata alcuni anni fa all’interno dell’Archivio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.
Ai 2.546 fascicoli schedati in passato se ne aggiungeranno, all’incirca, altrettanti: tutto il materiale sarà, inoltre, oggetto di digitalizzazione, al fine di renderne più agevole la consultazione da parte di studiosi di storia dell’ingegneria e non.
Parte della documentazione è da alcuni giorni esposta in una bacheca all’interno dei locali dell’Ordine.
Il Consiglio dell’Ordine torinese rinnova il proprio impegno a conservare la memoria e a tramandare la conoscenza di questa importante indagine, in modo che la professione dell’ingegnere possa sempre essere esercitata nel rispetto dei diritti umani.
L’iniziativa vuole anche essere un tardivo riconoscimento dell’ingiustizia perpetrata nei confronti di tanti colleghi, ma non è sufficiente a commemorare ingegneri che hanno patito molto di più di un così vile sopruso, rimettendoci la vita.